.Quando sei ficcato dentro ad un problema, diventi l’esperto del problema!
Il rischio è di non riuscire a vedere la soluzione, nemmeno se è davanti a te.
Per questo è necessario un cambio di prospettiva, occorre un salto di livello logico.
“Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati”
Albert Einstein
La soluzione infatti non si trova allo stesso livello logico del problema, ed è per questo che occorre un nuovo approccio mentale.
A volte questo accade spontaneamente, quando meno ce lo aspettiamo; siamo impegnati a fare altro ed improvvisamente: EUREKA! un’idea sorprendente si manifesta nella nostra mente.
Oppure ci svegliamo al mattino e quello che ci preoccupava la sera prima si è trasformato.
Questi due fenomeni sono ora più chiari grazie agli studi delle neuroscienze *:
- il primo è il frutto del Mode Default Network, lo stato in cui il cervello non risulta impegnato in particolari compiti coscienti, ma al contrario si trova in una situazione di ozio / distrazione / sogno ad occhi aperti, favorevole alla intuizione creativa
- l’altro è invece il risultato del Night Learning ovvero dell’attività cerebrale notturna che mette ordine in tutto il materiale accumulato nel corso della giornata e contribuisce naturalmente a selezionare cosa trattenere e cosa eliminare, funzione quindi fondamentale sia per la memoria che per l’apprendimento.
Questi due fenomeni accadono spontaneamente, e se vogliamo possiamo sfruttarli al meglio:
- attivare il Mode Default Network è un processo contro intuitivo, vuol dire infatti disattivare tutti i processi coscienti; ma come si fa a mettere il cervello in stand by? Ognuno ha modalità preferenziali diverse: per qualcuno si ottiene meditando, per altri disegnando / dipingendo, per qualcuno passeggiando all’aperto, per altri ancora dedicandosi al proprio hobby preferito (cucinando, …). E’ quando siamo in questa condizione che possono nascere pensieri nuovi ed originali.
- il Night Learning può essere orientato se prima di coricarsi per dormire eseguiamo una retrospettiva della giornata e focalizziamo con una domanda l’aspetto che desideriamo esplorare da una diversa prospettiva (meglio se la scriviamo su un taccuino che teniamo sul comodino a fianco del letto); al risveglio, invece di saltare giù dal letto, è utile stare in ascolto per cogliere “gli echi della notte”, ovvero cosa c’è di diverso e scriverlo subito sul taccuino.
Abbiamo quindi tutte le potenzialità per affrontare le nostre problematiche da nuove prospettive e trovare nuove soluzioni.
“Il cervello è più ampio del cielo
Perchè, se li metti fianco a fianco
L’uno l’atro conterrà
Con facilità, e te in aggiunta”
Emily Dickinson
Quando un problema si è fatto assillante ed il cambio di prospettiva tarda a manifestarsi, può essere utile ricorrere ad un aiuto esterno, ad esempio all’approccio orientato alla soluzione del Solution Focus Coaching.
“Parlare dei problemi genera problemi, parlare di soluzioni genera soluzioni.”
Steve De Shazer
Questo è lo slogan del coaching orientato alla soluzione.
Non scava nel problema, ma esplora direttamente il campo delle possibilità.
Riformulare il problema dalla prospettiva delle soluzioni, porta alla scoperta di nuove idee prima nemmeno immaginabili.
L’approccio Solution Focus è un problem solving accelerato!
Se vuoi scoprire di più sulla possibilità di sperimentarlo e di usufruire della promozione #RegalaSolutionFocusCoaching, segui il link: https://bit.ly/GianLucaCacciariRegalaSolutionFocusCoaching
* “Il cervello è più grande del cielo.”, Prof. Giulio Maira, ed. Solferino
